LICENZIAMENTO DEL LAVORATORE: IL GIUSTIFICATO MOTIVO OGGETTIVO
NEWS PUBBLICATA IL: 14/09/2012
Il giustificato motivo oggettivo alla base del licenziamento di un lavoratore non puo' consistere in una mera diminuzione dei costi o incremento del profitto per il datore di lavoro, ma deve essere riconducibile ad un'esigenza organizzativa dell'impresa: il datore deve provare la sussistenza del nesso causale tra il provvedimento espulsivo e la soppressione delle mansioni del lavoratore licenziato.Ad affermarlo e' la Corte di Cassazione con la Sentenza n. 15104 del 10 settembre 2012, nella quale ricorda che il datore di lavoro avrebbe dovuto provare anche l'impossibilita' del repechage in un'altra posizione interna all'azienda e, inoltre, accorda al lavoratore reintegrato il diritto ad ottenere gli interessi legali e la rivalutazione monetaria sulle somme percepite dallo stesso a titolo di risarcimento del danno per licenziamento illegittimo.