Cosa prevede la legge di stabilita' 2016? Il valore complessivo della manovra e'
di 35 miliardi di euro. La differenza di tre dipende dalla possibilita' che
Bruxelles accetti un margine di flessibilita' pari allo 0,2%. Da quel che si
capisce, Renzi ci provera', ma la battaglia non sara' facile da portare a
termine.
Tasi - Il provvedimento piu' celebrato e piu' contestato al contempo e'
l'abolizione della Tasi, la tassa sulla prima casa. Contemporaneamente, sparira'
anche l'Imu sui terreni agricoli e sui macchinari imbullonati. Potrebbe invece
essere aumentata l'Imu sulle seconde e terze case. Tutte misure che dovrebbero
costare circa 5 miliardi di euro.
Ires - L'atteso taglio dell'Ires (dal 27,5 al 24,5%) e' stato rinviato al 2017.
Niente aumento dell'Iva - È la misura piu' costosa, dal valore di quasi 17
miliardi di euro. Ma evitare che scatti la clausola di garanzia e di
conseguenza che aumenti l'Iva e' una misura imprescindibile per evitare che i
consumi si deprimano ulteriormente.
Canone Rai - Come ormai tutti sanno, il Canone scende da 113 a 100 euro; ma sara'
inserito nella bolletta della luce e in questo modo chiunque sara' costretto a
pagarlo. Dal 2017 il canone scendera' ulteriormente, a 95 euro.
Bonus ristrutturazioni - Gli incentivi per le ristrutturazioni, ormai un
piccolo classico, sono state prorogate per un altro anno ancora. Le
ristrutturazioni edilizie potranno essere detratte dall'Irpef per il 50%:
mentre quelle legati al risparmio energetico saranno detratti per il 65%.
Incentivi alle assunzioni - Prorogati ancora gli incentivi per
chi assume (che nel 2015 hanno funzionato bene sul fronte occupazionale). Chi
assume un dipendente a tempo indeterminato o converte un contratto a tempo
determinato avra' uno sgravio sui contributi da versare. Rispetto a oggi, pero',
saranno meno generosi: dagli attuali 8mila euro si scende al 40% (circa 3mila
euro) per l'anno a venire. Per quanto invece riguarda le aziende del sud, sara'
ancora possibile ottenere una decontribuzione al 100%.
Limite dei contanti - Innalzato a tremila euro il limite dei pagamenti in
contati, dagli attuali mille. Una misura molto contestata (per questioni di
lavoro nero ed evasione fiscale), che secondo il governo potrebbe rilanciare i
consumi.
Pensioni - Niente flessibilita' in uscita, come prevedibile, ma sara' possibile per
chi ha piu' di 63 anni lavorare part time con una retribuzione quasi pari a
quella ordinaria. Sale la no tax area dei pensionati, che da 7.500/7.750 euro
(a seconda dell'eta') diventa per tutti di 8.142 euro (pari a quella dei
dipendenti).
Opzione donna - Potra' essere esercitata dalle lavoratrici dipendenti o autonome che
raggiungono i 57 o 58 e 3 mesi di eta' entro il 30 dicembre 2015, oppure che
compiono i 57 o 58 anni entro il 30 settembre 2015. I 35 anni di contributi
vanno raggiunti entro il 31 dicembre. Chi opta per questa possibilita' puo'
andare in pensione prima ma con l'importo della pensione calcolato con il
sistema contributivo.
Partite Iva - Per accedere al regime agevolato forfettario la soglia massima di
redditi per i professionisti passera' dagli attuali 15mila a 30mila euro. La
tassazione fissa sara' del 15%, ma per i primi tre anni ci si fermera' al 5%.
Carta famiglia - Grazie ad un emendamento approvato alla Camera in data 19 dicembre, e' stata
inserita in finanziaria. Si tratta di una card per sconti sull'acquisto di beni
di prima necessita' o servizi, e che prevede riduzioni tariffarie con soggetti
pubblici o privati che aderiscono all'iniziativa. E' destinata a famiglie con
almeno 3 figli minori residenti in Italia (anche se stranieri). Verra'
rilasciata solo ai nuclei familiari che ne fanno richiesta, in base all'Isee,
con modalita' decise dal ministero del lavoro.
Bonus cultura - 500 euro a chi compie 18 anni l'anno prossimo da spendere in libri e
altri prodotti culturali.
80 euro per le forze dell'ordine - Anche gli esponenti delle forze
dell'ordine avranno diritto al bonus mensile di 80 euro.
Tra le novita' introdotte si segnalano l'istituzione del fondo di
solidarieta' per i piccoli obbligazionisti, le misure per favorire gli
investimenti al Sud del Paese, il pacchetto sicurezza-cultura da 2,6
miliardi di euro, le assunzioni di medici e infermieri e la possibilita' di pagare con
bancomat e carte di credito anche spese minori come il caffe' o il parchimetro.
Quanto costano le misure
- 17 miliardi cancellazione aumento iva e accise
- 5 miliardi cancellazione Tasi e Imu agricola
- 3,5 miliardi per le misure anti-poverta' e sulle pensioni
- 1,5 miliardi per decontribuzione e meno tasse per le imprese
Come saranno reperite le risorse
- 13 miliardi da aumento obiettivo deficit (che sale dall'1,4 al 2,2%
- 5,5 miliardi da spending review
- 2 miliardi dal rientro dei capitali con la voluntary disclosure
- 1 miliardo da aumento prelievo sui giochi
- 600 milioni da cancellazione delle province
- 4,9 miliardi da maggiori entrate per via della crescita economica prevista
(+1,6%)