Il contratto di solidarieta' ha subi'to, dopo l'intervento effettuato con il decreto legislativo n.148/2015, importanti e profonde modifiche, perdendo nel contempo quell'appeal che lo aveva contraddistinto. Dal 24 settembre scorso, data in cui e' entrato in vigore il decreto del Jobs Act sul riordino degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, l'integrazione prevista per i lavoratori e' al pari di quanto previsto per la Cassa integrazione guadagni straordinaria e, quindi, nei limiti del massimale di integrazione. Piu' costosa e limitata, invece, sara' la possibilita' per i datori di lavoro di ricorrere ad uno strumento che ha come precipua finalita' quella di evitare il licenziamento. La norma, infatti, prevede un aumento dei costi di finanziamento dell'ammortizzatore, a carico dei datori che ne fanno uso, e una durata massima complessiva nel quinquennio di osservazione. La Fondazione Studi Consulenti del Lavoro ha analizzato, con la circolare n.6/2016, le caratteristiche e il campo di applicazione dei nuovi contratti di solidarieta' difensivi per le imprese soggette alla CIGS, soffermandosi su misura, durata e contribuzione dell'integrazione e sul procedimento amministrativo per l'erogazione del trattamento.Leggi la circolare n.6/2016 della Fondazione Studi