Dopo
l'eliminazione dei voucher, il ricorso al lavoro a chiamata potrebbe
essere la soluzione piu' idonea per restare in regola con le norme. Con
il decreto legge n.25/17, pubblicato il 17 marzo 2017 ed entrato in
vigore immediatamente, infatti, sono utilizzabili fino al 31 dicembre
2017 solo i voucher richiesti entro il 17 marzo 2017.Chi si e' avvalso
dei buoni lavoro per far fronte ad esigenze discontinue e/o temporanee
oggi dovra' valutare con il proprio Consulente del lavoro la possibilita'
di un'assunzione con lavoro intermittente (cd. a chiamata). Si tratta di
un contratto che si puo' attivare qualora si presenti la necessita' di
utilizzare un lavoratore per prestazioni con unafrequenza non
predeterminabile e che permette al datore di chiamare il lavoratore
all'occorrenza.
È
richiesta la forma scritta del contratto indicando se sara' a tempo
determinato o indeterminato. Il contratto di lavoro intermittente puo'
essere stipulato: per le esigenze individuate dai contratti collettivi,
anche con riferimento allo svolgimento di prestazioni in periodi
predeterminati nell'arco della settimana, del mese o dell'anno; nel caso
di soggetti dieta' inferiore a 24 anni(le prestazioni a chiamata si
devono concludere entro il compimento del 25esimo anno), o di
eta'superiore a 55anni. In alternativa, e' possibile riferirsi
alleattivita' a carattere discontinuo della tabella allegata al R.D. n.
2657/23(es. camerieri, fattorini, parrucchieri, custodi, commessi,
portinai, personale di cucina, ecc.). Il datore deve effettuare, oltre
alla preventiva Co, unacomunicazione amministrativa prima che si svolga
la prestazione lavorativa, o prima dell'inizio di piu' prestazioni di
durata non superiore a 30 giorni svolte all'interno di una preventiva
pianificazione.Il contratto di lavoro intermittente e'ammesso per
ciascun lavoratore e con lo stesso datoreper un periodo massimo di 400
giornate nell'arco di 3 anni solari, ad eccezione dei settori del
turismo, dei pubblici esercizi e dello spettacolo.
Nel
caso in cui sia superato questo periodo, il rapporto intermittente si
trasforma in rapporto a tempo pieno e indeterminato.Come alternativa
all'abrogazione dei voucher, i datori potranno valutare con il proprio
Consulente del lavoro altri strumenti adatti al tipo di attivita' da
svolgere: part-time, lavoro occasionale autonomo, co.co.co con i vincoli
del Jobs act, contratti a tempo determinato e lavoro somministrato.