RETRIBUZIONI NON IN LINEA CON I CCNL ESCLUDONO L'AZIENDA DAGLI SGRAVI
NEWS PUBBLICATA IL: 04/06/2019
Sotto
la lente degli ispettori del lavoro il trattamento economico e
normativo garantito ai lavoratori dalle aziende: quelle che non
rispettano gli accordi e i contratti collettivi stipulati dalle
organizzazioni dei datori e dei lavoratori piu' rappresentative sul piano
nazionale rischiano di perdere gli sgravi normativi e contributivi
(compresi quelli per chi assume percettori del reddito di cittadinanza).È
il senso delle precisazioni fornite dall'Ispettorato nazionale del
lavoro con la circolare 7 del 6 maggio 2019, che contiene chiarimenti
alle articolazioni territoriali sulla corretta applicazione delle
disposizioni previste dall'articolo 1, comma 1175, della legge 296/2006.Gia'
in passato, con la circolare 3/2018, l'Ispettorato aveva ricordato che
l'ordinamento prevede l'applicazione di specifiche discipline di
vantaggio solo in presenza di contratti collettivi dotati del requisito
della maggiore rappresentativita' in termini comparativi. In particolare,
la nota afferma che in assenza del rispetto del contratto collettivo:il contratto di prossimita' non puo' produrre effetti derogatori;la contribuzione dovuta si deve calcolare solo sui contratti nazionali comparativamente rappresentativi;le
deroghe ai contratti a termine, al contratto a chiamata o
all'apprendistato avranno efficacia solo se previste da una fonte
negoziale qualificata.